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Dopo "Vendesi Napoli" (Flaccovio, 2005) da giugno 2011 è in libreria "Mater Munnezza" (edizioni Cento Autori), il quinto romanzo giallo di Massimo Siviero. La storia, di drammatica attualità, si svolge in quella che fu la capitale europea dell’Illuminismo. Napoli, assediata da una criminalità transnazionale sempre più feroce, è divorata dai colletti sporchi della borghesia impegnata nel malaffare.
L’argomento della borghesia napoletana collusa e indifferente ai problemi degli altri fino a quando la disperazione non fa tappa a casa sua, è così sentito da essere stato ripreso anche da altri autori.
Il ritorno del commissario Gabriele Abruzzese «per un conto aperto con la città», dopo due anni trascorsi alla questura di Milano, coincide con l’ennesima crisi dei rifiuti. Abruzzese sarà impegnato in una complessa storia che si dipana intorno a un delitto atipico che ha tutti i caratteri della ritualità.
Le indagini sono complicate da ostacoli istituzionali in un contesto carico di contraddizioni nel quale nessuno è disposto a collaborare.
Il commissario mette al servizio della verità la sua rustica, acuta intelligenza con cui presenta al lettore i mali di una metropoli più che mai simbolo della latenza etica dei nostri tempi.